Si è tenuta oggi a Palazzo Montecitorio, nella sala stampa della Camera dei Deputati, in via della Missione 4, la conferenza stampa per il sostegno della candidatura dell’arte dei Pizzaiuoli napoletani nella lista del Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità. Durante l’incontro è stato dichiarato il traguardo delle 300.000 firme raggiunte dalla petizione ed è stato presentato l’Appello al Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco. Alla conferenza sono intervenuti: Alfonso Pecoraro Scanio, già Ministro dell’Agricoltura e dell’Ambiente e Presidente della Fondazione UniVerde; Roberto Moncalvo, Presidente nazionale Coldiretti. Tra i Parlamentari che hanno aderito alla petizione, erano presenti: Colomba Mongiello, Deputata del Partito Democratico; Khalid Chaouki, Deputato del Partito Democratico; Filiberto Zaratti, Deputato di Sinistra Ecologia Libertà; Salvatore Micillo, Deputato Movimento 5 Stelle e Paolo Russo, componente della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati.

«La Coldiretti ha sostenuto fin dall’inizio la  candidatura dell’arte dei pizzaioli –  spiega Roberto Moncalvo – che lega gli elementi della cultura e della tradizione ai territori e alla sapienza agricola ed agroalimentare del nostro Paese. Credo che ci presentiamo con un risultato importante ottenuto grazie alla mobilitazione di massa che ha coinvolto istituzioni, enti, più di 300.000 cittadini e anche personalità del mondo della cultura e dello spettacolo. Speriamo che nell’anno di Expo sia riconosciuto il grande valore culturale dell’arte dei pizzaioli in un momento storico per il nostro Paese che si prepara ad essere protagonista di un dialogo mondiale sul tema del cibo nel corso dei sei mesi di Expo».

«Il grande consenso popolare ottenuto dalla petizione è un evento che non ha precedenti nella storia delle candidature Unesco  –  commenta Alfonso Pecoraro Scanio – ed è che uno dei requisiti che l’Unesco richiede per la candidatura a Patrimonio dell’Umanità. C’è stata una mobilitazione trasversale sia sul sito di Change.org dove è stata lanciata la petizione, sia cartacea grazie al lavoro della Coldiretti e di Rossopomodoro. Più di cento deputati hanno sostenuto questa richiesta presentando anche una mozione parlamentare e spero ci sia ufficialmente questa candidatura. Expo è una grande occasione per promuovere questa proposta, sono già previste decine di convegni, conferenze ed iniziative cui hanno aderito tanti Paesi stranieri anche perché questa candidatura avrà bisogno di un consenso a livello internazionale. A Parigi la Commissione mondiale Unesco dovrà accettarla. Abbiamo sei mesi di tempo per convincere i 150 Paesi stranieri che parteciperanno ad Expo a votare a favore dell’arte dei pizzaioli. Un’occasione importante per l’Italia e per l’artigianato tradizionale del nostro Paese».

«Domani  –  interviene Colomba Mongiello –  ci sarà il pronunciamento dell’Italia e noi vorremo fare pressione affinché il nostro Governo scelga un prodotto inimitabile, non solo come prodotto in sé, ma soprattutto come arte perché si può imitare il prodotto ma non l’arte della pizza che solo i pizzaioli napoletani possiedono. Se questo prodotto è eccellente lo dobbiamo alla trasformazione  e alla sapienza di coloro che sanno trasformarlo e quindi agli chef, ai cuochi, ai pizzaioli che fanno grande il made in Italy nel mondo».