Sergio Miccù, Presidente dell’Associazione Pizzaiuoli napoletani (APN) ha consegnato al Pontefice una pizza tradizionale napoletana con la dicitura Unesco nel tipico contenitore da asporto in rame

La petizione: “Proteggiamo il made in Italy: la pizza come patrimonio Unesco” è arrivata fino a piazza San Pietro per chiedere al Pontefice che l’arte dei pizzaiuoli sia inserita nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità.

Durante la Bit 2015 (Borsa internazionale del turismo), l’Associazione Pizzaiuoli napoletani (APN) aveva annunciato che avrebbe fatto firmare anche Papa Francesco pur di vincere questa importante richiesta. L’11 marzo durante l’udienza, il presidente dell’APN, Sergio Miccù, ha consegnato al pontefice una pizza tradizionale napoletana con la dicitura Unesco nel tipico contenitore da asporto in rame. I pizzaioli, ringraziando il Papa per la benedizione ricevuta, gli hanno presentato ufficialmente la petizione.

Nei prossimi giorni la Commissione Italiana per l’Unesco deciderà la candidatura del 2015 nella lista del Patrimonio Immateriale dell’umanità. L’adesione alla petizione ha raggiunto oltre 200.000 firme.

La raccolta continua sul sito di Change.org, nei ristoranti Rossopomodoro e nei mercati Coldiretti.

Il link alla petizione: https://www.change.org/p/proteggiamo-il-made-in-italy-la-pizza-come-patrimonio-unesco

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