Presentate a Napoli, nei locali della storica pizzeria “Da Michele” della famiglia Condurro,  più di 500.000 firme per chiedere l’inserimento de  “L’arte dei Pizzaiuoli Napoletani” nel patrimonio culturale e immateriale dell’UNESCO.

“Grazie alla raccolta  sostenuta anche dai pizzaiuoli del Trofeo Caputo, abbiamo superato il traguardo  delle 500.000 firme. Chiediamo al governo italiano di attivarsi,  alla riunione di fine mese in Namibia, per anticipare al 2016 l’esame della candidatura dell’arte dei pizzaiuoli napoletani per ora prevista nel 2017.” Lo ha affermato, nel corso della riunione,  Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione Univerde nonché promotore della petizione assieme  a Sergio Miccù, Presidente dell’Associazione Pizzaiuoli Napoletani. “E’ importante – ha aggiunto Pecoraro Scanio –  che, dopo il successo di Expo, l’Italia sappia ottenere questo risultato.”

Molto soddisfatto anche Antimo Caputo, Ad del Molino Caputo, che ha ribadito come il pizzaiuolo sia l’anima della pizza napoletana e come la competenza e il know-how degli artigiani siano la garanzia per l’ottenimento di un  prodotto di altissima qualità.