Sul lungomare Caracciolo una pizza da record impastata con farina STG, acqua pubblica e prodotti locali, cotta in cinque forni a legna. Continuerà la raccolta firme a sostegno della campagna #pizzaUnesco

 

Domani a Napoli: “L’Unione fa la pizza…più lunga del mondo”, una performance in cui più di 200 pizzaioli, italiani e stranieri, cercheranno di battere un nuovo record realizzando una pizza lunga 2 km. Sul lungomare Caracciolo, dalle 09:00 alle 20:00, si terrà questa sfida per entrare nella storia con la pizza più lunga del mondo.

L’evento che doveva tenersi lo scorso 15 Maggio, a causa del maltempo è stato rimandando al 18 Maggio. Per realizzare una pizza di 2 km saranno utilizzati almeno 1.500 litri di acqua pubblica di Napoli, oltre a 2.000 kg di farina STG (specialità tradizionale garantita), 1.600 kg di pomodoro, 2.000 kg di fiordilatte, 200 litri di olio e 30 kg di basilico per un impasto record di qualità.

Si potrà anche firmare a favore della petizione per il riconoscimento dell’Arte dei pizzaiuoli Napoletani nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità UNESCO, lanciata da Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde, con il sostegno di Coldiretti e Associazione Pizzaiuoli Napoletani. Dalle ore 12:00 si potrà sostenere la petizione, per raggiungere un altro traguardo verso 1.500.000 firme, all’altezza di Rossopomodoro, in via Partenope 11, in altri punti del percorso sul lungomare, e dalle 15:00 allo stand di Coldiretti alla Rotonda Diaz fino alla proclamazione del risultato finale. Lo scorso 15 Maggio, anche se la pioggia ha costretto a rinviare il guinness della pizza più lunga del mondo, sono state raccolte altre 2.000 adesioni.

«Spero che domani il cambiamento climatico non blocchi la sfida – dichiara Alfonso Pecoraro Scanio, promotore della campagna #pizzaUnesco –della pizza più lunga del mondo, un alimento tipico della dieta mediterranea, a bassa impronta ecologica e vegetariana. Ho apprezzato che il Napoli Pizza Village, promotore dell’iniziativa, abbia deciso di utilizzare ingredienti campani DOC, acqua pubblica dell’ABC (Acqua bene comune) di Napoli, l’unica città che ha rispettato l’esito del referendum del giugno 2011, forni a legna, non elettrici come accade spesso durante queste manifestazioni, e farina STG. Auguro il miglior successo agli organizzatori del Guinness World Records che sono stati in grado di rispettare la logica del “Think globally, act locally”, pensando ad un evento mondiale spettacolare preferendo però la qualità locale ed è per questo che come Fondazione UniVerde abbiamo deciso di patrocinare l’evento».

L’evento è aperto a tutti. Dopo la misurazione da parte degli esperti arrivati da Londra, la pizza sarà offerta gratuitamente a tutti e donata agli enti caritatevoli.