«Quella di oggi è un’altra tappa importante – commenta Alfonso Pecoraro Scanio, promotore della campagna #pizzaUnesco e già Ministro dell’Agricoltura – la Commissione italiana dell’Unesco ha votato all’unanimità la conferma della candidatura dell’arte dei pizzaiuoli napoletani a patrimonio mondiale dell’umanità Unesco. Il rischio era che arrivassero prima gli americani visto che la prossima settimana a Las Vegas lanceranno il sostegno alla pizza “New York style”. Farsi rubare anche la pizza perché siamo capaci di litigare fra noi come mentecatti sarebbe stato un paradosso».

«Proprio oggi – spiega Alfonso Pecoraro Scanio – abbiamo presentato le 850mila firme che abbiamo raccolto con un’adesione diffusissima in tutto il mondo: 150mila dal Giappone, 50mila arrivate ieri dall’Argentina, altre 50mila da San Paolo del Brasile. In questo weekend si raccoglieranno altre firme nei mille mercati di Campagna Amica Coldiretti e in quasi mille pizzerie in Italia e nel mondo».

«Oggi finalmente l’attenzione a questa campagna, anche dai parte dei media, in Italia, è stata fondamnetale – prosegue Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde. La pizza è il prodotto più venduto e consumato del pianeta ed è la parola italiana più conosciuta e diffusa al mondo. Sono contento che i ministeri abbiano votato all’unanimità la candidatura».

«La prossima tappa della campagna #pizzaUnesco sarà a Parigi il 14 marzo alla sede mondiale Unesco dove presenterò l’Arte dei pizzaiuoli napoletani agli oltre cento ambasciatori – conclude Pecoraro Scanio – e consegnerò un milione di firme con il presidente della Coldiretti e quello dell’APN, Associazione pizzaiuoli napoletani».