Anche Carlo Petrini entra nel novero dei sostenitori “illustri” di #pizzaUnesco. La firma è raccolta da Pecoraro Scanio a Pollenzo. L’incontro avviene a margine della lezione intitolata “Realtà e prospettive dell’agricoltura multifunzionale” che lo stesso Presidente della Fondazione UniVerde – già docente di turismo e turismo sostenibile alla Milano-Bicocca e a Roma Tor Vergata – tiene agli studenti dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche nata e promossa da Slow Food.

Subito dopo l’incontro con Petrini, Pecoraro Scanio dichiara a caldo: «L’arte della pizza rispetta i principi Slow food perché è un’antica tradizione che si tramanda di padre in figlio. Si tratta di un patrimonio culinario made in Italy che va tutelato per la sua valenza storica, culturale e sociale. È una sapienza gastronomica che contraddistingue
la nostra identità italiana e per questo va protetta».

Pronti, via. Riprende l’infaticabile giro d’Italia della petizione, iniziativa che ha raggiunto l’incredibile numero di 220mila sottoscrizioni. A Torino, sempre il 18 febbraio, il noto ristorante pizzeria Lentini’s ospita il convegno “La pizza è un’arte. Ci mettiamo la firma”, occasione questa per rilanciare dal capoluogo piemontese la campagna a favore del riconoscimento Unesco dell’arte tradizionale napoletana.

(Tratto da #pizzaUnesco orgoglio italiano. Aracne edizioni 2015)