#pizzaunesco con i vincitori del Napoli Pizza Village 2016 «Molti non sanno che in gran parte dei Paesi del mondo gli americani dicono che la pizza l’hanno inventata loro. E’ stato questo il motivo principale che due anni fa ci ha indotti a lanciare la candidatura dell’antica, unica arte dei pizzaiuoli napoletani fra i patrimoni immateriali dell’umanità tutelati dall’Unesco». Lo ha dichiarato ieri sera il promotore di #pizzaunesco, Alfonso Pecoraro Scanio, intervenendo alla cerimonia di premiazione del Napoli Pizza Village 2016, che ha assegnato quest’anno il trofeo ad Andrea Cozzolino, il giovane maestro pizzaiuolo partenopeo che da tempo propone con successo all’estero l’arte del cibo più famoso al mondo: la pizza napoletana. Una giornata intensa, quella di ieri, allo stand di #pizzaunesco, dove la storica petizione è stata sottoscritta da campioni dello sport e della pizza (da segnalare in particolare la delegazione portoghese, quella albanese, nella foto qui sotto, e quella di Malta), mentre sempre nuovi tasselli venivano aggiunti sul mappamondo virtuale di pizzaunesco per altrettanti Paesi ancora da ‘conquistare’. Una nuova tappa sulla nostra mappa: Albania per raggiungere 100 Paesi Malta prossima tappa della raccolta firme #pizzaUnesco Alfonso Pecoraro Scanio con Antimo Caputo (Antimo Molino Caputo) e la delegazione Portoghese Salvatore Cuomo si impegna a raccogliere le firme #pizzaUnesco in Nuova Zelanda e Vietnam La raccolta firme arriverà anche in Messico Claudio Sebillo, Brand Manager del Napoli Pizza Village si impegna per la raccolta firme #pizzaUnesco in Svizzera Da segnalare l’incontro di Alfonso Pecoraro Scanio con il presidente dell’Unione Industriali di Napoli, Ambrogio Prezioso, che non ha mancato di sottoscrivere personalmente la petizione. Significativa anche la presenza di Rai 1: l’inviata de la Vita in Diretta, Raffaella Longobardi, dallo stand di #pizzaunesco ha spiegato ai telespettatori insieme a Pecoraro Scanio la mission culturale della petizione, il traguardo già ottenuto del milione e 200mila firme, con uno sguardo alle sfide ancora aperte fino alla decisione Unesco prevista per novembre 2017.