Anche il Sottosegretario al Ministero dell’Istruzione Vito De Filippo, già Presidente della Regione Basilicata, ha sottoscritto la petizione mondiale #pizzaUnesco – promossa da Alfonso Pecoraro Scanio, già Ministro delle Politiche Agricole e dell’Ambiente – che chiede il riconoscimento dell’Arte dei pizzaiuoli napoletani a Patrimonio dell’Umanità. Oggi la candidatura ufficiale della Repubblica italiana per l’iscrizione nella Lista rappresentativa dei Beni culturali immateriali è in valutazione ed è all’ordine del giorno nella sessione del Comitato intergovernativo Unesco dal 4 all’8 dicembre che si terrà a Seoul.

#pizzaUnesco è un movimento mondiale senza precedenti con oltre 1.300.000 adesioni da più di 50 Paesi. “Ringrazio il Sottosegretario all’Istruzione – commenta Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde – perché la sua adesione conferma il valore culturale della campagna. Il riconoscimento di quest’arte segnerebbe l’inizio di una nuova avventura per Napoli e per il Belpaese. Milioni di persone da tutto il mondo potrebbero venire in Italia a seguire dei corsi di formazione su come si fa la vera pizza con i più bravi maestri della specialità napoletana. Non dobbiamo dimenticare che sono stati i nostri pizzaiuoli ad aver diffuso la conoscenza della pizza in ogni angolo del pianeta e che il termine ‘pizza’ è un bene linguistico culinario che appartiene all’Italia”.

In attesa della decisione finale, la sfida è quella di estendere la raccolta firme in almeno 100 Paesi del mondo e raggiungere lo storico traguardo di 2.000.000 di firme entro l’autunno, a partire dalla nuova edizione del Napoli Pizza Village, la festa popolare tra le più grandi d’Europa sul suggestivo lungomare Caracciolo dal 17 al 25 giugno, dove #pizzaUnesco sarà nuovamente protagonista.